Parrocchia San Nicola

Parrocchia San Nicola

domenica 24 novembre 2013

Angelus del Papa Domenica 24/11/2013

Prima di concludere questa celebrazione, desidero salutare tutti i pellegrini, le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni e i movimenti, venuti da tanti Paesi. Saluto i partecipanti al Congresso nazionale della Misericordia; saluto la comunità ucraina, che ricorda l’80° anniversario dell’Holodomor, la “grande fame” provocata dal regime sovietico che causò milioni vittime.
In questa giornata, il nostro pensiero riconoscente va ai missionari che, nel corso dei secoli, hanno annunciato il Vangelo e sparso il seme della fede in tante parti del mondo; tra questi il Beato Junípero Serra, missionario francescano spagnolo, di cui ricorre il terzo centenario della nascita.
Non voglio finire senza un pensiero a tutti quelli che hanno lavorato per portare avanti quest’Anno della fede. Mons. Rino Fisichella, che ha guidato questo cammino: lo ringrazio tanto, di cuore, lui e tutti i suoi collaboratori. Grazie tante!
Ora preghiamo insieme l’Angelus. Con questa preghiera invochiamo la protezione di Maria specialmente per i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono perseguitati a motivo della loro fede, e sono tanti!
Angelus Domini
Vi ringrazio per la vostra presenza a questa concelebrazione. Vi auguro una buona domenica e buon pranzo.

sabato 23 novembre 2013

Chiusura Anno della Fede

Domani 24 novembre 2013 Solennità di Cristo Re alle ore 11.00 sarà celebrata la solenne Messa per la chiusura dell'anno della fede indetto da Benedetto XVI nell'ottobre scorso vi invitiamo numerosi per rendere Lode al Signore per questo anno ricco di grazia di gioia e fede che ci ha fatto vivere.

giovedì 21 novembre 2013

domenica 17 novembre 2013

Angelus del Papa domenica 17/11/2013

Cari fratelli e sorelle buongiorno,
il Vangelo di questa domenica (Lc 21,5-19) consiste nella prima parte di un discorso di Gesù: quello sugli ultimi tempi. Gesù lo pronuncia a Gerusalemme, nei pressi del tempio; e lo spunto gli è dato proprio dalla gente che parlava del tempio e della sua bellezza. Perché era bello quel tempio. Allora Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra» (Lc 21,6). Naturalmente gli chiedono: quando accadrà questo?, quali saranno i segni? Ma Gesù sposta l’attenzione da questi aspetti secondari – quando sarà?, come sarà? – la sposta alle vere questioni. E sono due. Primo: non lasciarsi ingannare dai falsi messia e non lasciarsi paralizzare dalla paura. Secondo: vivere il tempo dell’attesa come tempo della testimonianza e della perseveranza. E noi siamo in questo tempo dell’attesa, dell’attesa della venuta del Signore.
Questo discorso di Gesù è sempre attuale, anche per noi che viviamo nel XXI secolo. Egli ci ripete: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome» (v. 8). E’ un invito al discernimento, questa virtù cristiana di capire dove è lo spirito del Signore e dove è il cattivo spirito. Anche oggi, infatti, ci sono falsi “salvatori”, che tentano di sostituirsi a Gesù: leader di questo mondo, santoni, anche stregoni, personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Gesù ci mette in guardia: «Non andate dietro a loro!». “Non andate dietro a loro!”
E il Signore ci aiuta anche a non avere paura: di fronte alle guerre, alle rivoluzioni, ma anche alle calamità naturali, alle epidemie, Gesù ci libera dal fatalismo e da false visioni apocalittiche.
Il secondo aspetto ci interpella proprio come cristiani e come Chiesa: Gesù preannuncia prove dolorose e persecuzioni che i suoi discepoli dovranno patire, a causa sua. Tuttavia assicura: «Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto» (v. 18). Ci ricorda che siamo totalmente nelle mani di Dio! Le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza; non devono allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia.
In questo momento penso, e pensiamo tutti. Facciamolo insieme: pensiamo a tanti fratelli e sorelle cristiani, che soffrono persecuzioni a causa della loro fede. Ce ne sono tanti. Forse molti di più dei primi secoli. Gesù è con loro. Anche noi siamo uniti a loro con la nostra preghiera e il nostro affetto. Anche abbiamo ammirazione per il loro coraggio e la loro testimonianza. Sono i nostri fratelli e sorelle, che in tante parti del mondo soffrono a causa dell’essere fedeli a Gesù Cristo. Li salutiamo di cuore e con affetto.
Alla fine, Gesù fa una promessa che è garanzia di vittoria: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita» (v. 19). Quanta speranza in queste parole! Sono un richiamo alla speranza e alla pazienza, al saper aspettare i frutti sicuri della salvezza, confidando nel senso profondo della vita e della storia: le prove e le difficoltà fanno parte di un disegno più grande; il Signore, padrone della storia, conduce tutto al suo compimento. Nonostante i disordini e le sciagure che turbano il mondo, il disegno di bontà e di misericordia di Dio si compirà! E questa è la nostra speranza: andare così, in questa strada, nel disegno di Dio che si compirà. E’ la nostra speranza.
Questo messaggio di Gesù ci fa riflettere sul nostro presente e ci dà la forza di affrontarlo con coraggio e speranza, in compagnia della Madonna, che sempre cammina con noi.

Dopo l'Angelus
Saluto tutti voi, famiglie, associazioni e gruppi, che siete venuti da Roma, dall’Italia e da tante parti del mondo: Spagna, Francia, Finlandia, Paesi Bassi. In particolare, saluto i pellegrini provenienti da Vercelli, Salerno, Lizzanello; il Motoclub Lucania di Potenza, i ragazzi di Montecassino e di Caserta.
Oggi la comunità eritrea a Roma celebra la festa di San Michele. Li salutiamo di cuore!
Oggi ricorre la “Giornata delle vittime della strada”. Assicuro la mia preghiera e incoraggio a proseguire nell’impegno della prevenzione, perché la prudenza e il rispetto delle norme sono la prima forma di tutela di sé e degli altri.
Anche vorrei adesso a tutti voi consigliarvi una medicina. Ma qualcuno pensa: “Il Papa fa il farmacista adesso?” E’ una medicina speciale per concretizzare i frutti dell’Anno della Fede, che volge al termine. Ma è una medicina di 59 granelli intracordiali. Si tratta di una “medicina spirituale” chiamata Misericordina. Una scatolina di 59 granelli intracordiali. In questa scatoletta è contenuta la medicina e alcuni volontari la distribuiranno a voi mentre lasciate la Piazza. Prendetela! C’è una corona del Rosario, con la quale si può pregare anche la “coroncina della Misericordia”, aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene, eh? Fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita!
A tutti voi un cordiale augurio di Buona Domenica. Arrivederci e buon pranzo!



mercoledì 13 novembre 2013

Consiglio Pastorale

Domani sera 14 Novembre alle ore 18.15 si terra il consiglio pastorale parrocchiale per i rappresentanti delle piccole comunità, e membri del consiglio

giovedì 7 novembre 2013

Lettera alle famiglie novembre 2013

« COME SALE,
INSAPORIAMO DI CRISTO L’UMANITÀ! »
Carissimi,
il progetto di Dio sull’umanità, e che Gesù ci ha fatto conoscere, è che tra Lui e noi vi sia la stessa armonia familiare che c’è nella Trinità e che l’intero genere umano, abbrutito e reso selvaggio dal peccato, si trasformi in Regno di Dio, la condizione di piena felicità degli uomini.
Di questo Regno già da oggi vuole farcene pregustare la dolcezza e la bellezza. Chi lo accoglie, infatti, diviene “beato”, cioè felice, familiare di Dio perché ha ritrovato il senso della vita e di tutto ciò che essa contiene: gioie, dolori, fatiche, speranze.
Perché tutti possano avere almeno un assaggio del Regno, il Signore ha costituito la Chiesa come “sacramento”, cioè il “segno” e lo “strumento” della comunione di Dio con l’umanità.
La Chiesa è “segno” perché i credenti, nutriti della Parola di Dio e dell’Eucaristia, impegnati nei mille volti della carità fraterna e comunicando le ragioni della Speranza, danno su questa terra un anticipo del Regno, seppur in modo pallido.
La Chiesa è “strumento” perché mediante la testimonianza resa a Cristo, essa trasmette – in maniera quasi impercettibile e nascosta – quel “gusto” di soprannaturale che insaporisce di senso la vita e il desiderio della santità.
È per questo che Gesù ci rende ogni giorno “sale della terra”.
Vi sono vicino con la mia benedizione e la mia preghiera.

X Ignazio Vescovo

Avviso

Domani sera 8 novembre alle ore 18.15 si terra la Suola di Liturgia