«BEATI I POVERI … BEATI …»
Dio, avendo ascoltato il gemito
dell’umanità schiacciata dal peso del peccato - che si rende manifesto sotto il
volto delle ingiustizie, delle violenze, delle negazioni dei diritti,… - e
accogliendo il desiderio di felicità cui ogni cuore anela, è venuto tra noi ed
ha inaugurato il suo “Regno”.
Il “Regno di Dio” possiamo definirlo
un’anticipazione della condizione finale che Egli ha riservato a tutti, che è
il paradiso. Il suo annuncio, infatti, è un’esplosione di gioia: “Beati!”.
Dio ha fatto veramente una “cosa nuova”
impiantando il suo Regno tra noi!
È cosa nuova il fondamento del Regno, che
non è una cosa o una legge, ma una persona: Gesù, il Figlio di Dio.
È cosa nuova il suo binario portante che
rende prezioso ed efficace ciò che il mondo rifiuta: povertà, sofferenza,
lotta,...
È cosa nuova che il Regno, se accolto da
noi, è il più grande canto di gioia di Dio, del Padre che gode del bene dei
suoi figli.
Per comprendere e accogliere il Regno è
necessario, anzitutto, che impariamo il linguaggio dell’amore, dell’amore
divino.
Perciò questo nuovo anno pastorale lo
vogliamo considerare una scuola alla quale Egli stesso ci ha iscritto,
donandoci come Maestro Gesù.
E
allora sediamoci come discepoli ai piedi del “Maestro”!
X Ignazio Vescovo
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