Giovedì 22 Maggio si è svolta la festa di S. Rita con la benedizione delle rose e delle auto. Proponiamo una galleria fotografica della Festa.
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Parrocchia San Nicola
domenica 25 maggio 2014
mercoledì 21 maggio 2014
Festa di S. Rita
martedì 13 maggio 2014
Avviso
lunedì 12 maggio 2014
Regina Coeli Papa Francesco 11/05/2014
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
L’evangelista Giovanni ci presenta, in questa IV domenica del tempo pasquale, l’immagine di Gesù Buon Pastore. Contemplando questa pagina del Vangelo, possiamo comprendere il tipo di rapporto che Gesù aveva con i suoi discepoli: un rapporto basato sulla tenerezza, sull’amore, sulla reciproca conoscenza e sulla promessa di un dono incommensurabile: «Io sono venuto – dice Gesù – perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). Tale rapporto è il modello delle relazioni tra i cristiani e delle relazioni umane.
Molti anche oggi, come ai tempi di Gesù, si propongono come “pastori” delle nostre esistenze; ma solo il Risorto è il vero Pastore, che ci dà la vita in abbondanza. Invito tutti ad avere fiducia nel Signore che ci guida. Ma non solo ci guida: egli ci accompagna, cammina con noi. Ascoltiamo con mente e cuore aperti la sua Parola, per alimentare la nostra fede, illuminare la nostra coscienza e seguire gli insegnamenti del Vangelo.
In questa domenica preghiamo per i Pastori della Chiesa, per tutti i Vescovi, compreso il Vescovo di Roma, per tutti i sacerdoti, per tutti! In particolare preghiamo per i nuovi sacerdoti della Diocesi di Roma, che ho ordinato poco fa, nella Basilica di San Pietro. Un saluto a questi 13 sacerdoti! Il Signore aiuti noi pastori ad essere sempre fedeli al Maestro e guide sagge e illuminate del popolo di Dio a noi affidato. Anche a voi, per favore, chiedo di aiutarci: aiutarci ad essere buoni pastori. Una volta ho letto una cosa bellissima di come il popolo di Dio aiuta i vescovi e i sacerdoti ad essere buoni pastori. E’ uno scritto di San Cesario di Arles, un padre dei primi secoli della Chiesa. Lui spiegava come il popolo di Dio deve aiutare il pastore, e faceva questo esempio: quando il vitellino ha fame va dalla mucca, dalla madre, a prendere il latte. La mucca, però, non lo dà subito: sembra che se lo trattenga per sé. E cosa fa il vitellino? Bussa col suo naso alla mammella della mucca, perché venga il latte. E’ bella l’immagine! “Così voi – dice questo santo – dovete essere con i pastori: bussare sempre alla loro porta, al loro cuore, perché vi diano il latte della dottrina, il latte della grazia e il latte della guida”. E vi chiedo, per favore, di importunare i pastori, di disturbare i pastori, tutti noi pastori, perché possiamo dare a voi il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunare! Pensate a quella bella immagine del vitellino, come importuna la mamma perché gli dia da mangiare.
Ad imitazione di Gesù, ogni Pastore «a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo – il pastore deve essere avanti a volte – altre volte starà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 31). Che tutti i Pastori siano così! Ma voi importunate i pastori, perché diano la guida della dottrina e della grazia.
In questa domenica ricorre la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Nel Messaggio di quest’anno ho ricordato che «ogni vocazione richiede in ogni caso un esodo da sé stessi per centrare la propria esistenza su Cristo e sul suo Vangelo» (n. 2). Per questo la chiamata a seguire Gesù è nello stesso tempo entusiasmante e impegnativa. Perché si realizzi, è necessario sempre entrare in profonda amicizia con il Signore per poter vivere di Lui e per Lui.
Preghiamo perché anche in questo tempo, tanti giovani sentano la voce del Signore, che ha sempre il rischio di venire come soffocata da tante altre voci. Preghiamo per i giovani: forse qui in Piazza c’è qualcuno che sente questa voce del Signore che lo chiama al sacerdozio; preghiamo per lui, se è qui, e per tutti i giovani che sono chiamati.
Dopo il Regina Coeli:
Cari fratelli e sorelle,
saluto tutti voi, famiglie, gruppi parrocchiali, associazioni e singoli fedeli provenienti dall’Italia e da tanti Paesi, in particolare quelli delle diocesi di Campo Grande e Dourados (Brasile), di New York, di Las Palmas (Canarie), e gli studenti di Miranda Do Corvo in Portogallo e i ragazzi della scuola “Cuore di Maria”, nel quartiere Alta Cordoba, Argentina.
Saluto le Comunità Neocatecumenali che in queste domeniche del tempo di Pasqua portano l’annuncio di Gesù risorto in 100 piazze di Roma e in tante città del mondo. Il Signore vi doni la gioia del Vangelo! E andate avanti, voi, che siete bravi!
Una benedizione speciale per i bambini e i ragazzi che hanno ricevuto o stanno per ricevere la Prima Comunione e la Cresima. E anche per i familiari e gli amici dei nuovi sacerdoti della diocesi di Roma che ho ordinato questa mattina.
Saluto il Corpo Forestale dello Stato, che organizza la festa nazionale delle Riserve Naturali; e i soci della “Giovane Montagna”, giunti a Roma lungo la Via Francigena; il Network Italiano di Cure di Supporto in Oncologia, incoraggiando il loro impegno con gli ammalati e i familiari; la Protezione Civile Viggiù-Clivio; i motociclisti di San Marino e dell’Abruzzo.
E oggi vi invito a dedicare un bel ricordo e una preghiera a tutte le mamme. Salutiamo le mamme! Affidandole alla mamma di Gesù, preghiamo la Madonna per le nostre mamme e per tutte le mamme: “Ave Maria….”.
Un grande saluto alle mamme: un grande saluto!
Buona domenica a tutti! Buon pranzo e arrivederci!
Lettera alle Famiglie mese di Maggio
E…
IL SIGNORE È CON TE!»
Carissimi,
Maggio è il mese che la nostra pietà cristiana
e filiale da sempre ha dedicato alla Madonna. L’affetto alla nostra Mamma
celeste si esprime in tanti modi, primo fra tutti la preghiera. Sono veramente
felice pensandovi adunati a gruppi, nei quartieri, nelle case, nei condomini
davanti ad una bella immagine di Maria con accanto un mazzetto di fiori,
simbolo dei vostri affettuosi pensieri e gesti che favoriscono il cammino della
santità.
Cos’è
pregare?
Lo
chiediamo ancora a Gesù, che ci risponde: “Così, dunque, pregate: Padre
nostro,…”.
Con
queste parole non ci consegna solo una “formula”, ma ci apre una porta che ci
introduce nel cuore di Dio e ci permette di stare con Lui.
Gesù,
insegnandoci a pregare “così”, ci educa ad aprire più il cuore che la bocca:
pregare come Lui e con Lui, infatti, è “accogliere” Dio che si fa dono, quel
dono necessario per vivere in pienezza.
Nelle
sette domande del “Padre nostro” Gesù fa una straordinaria operazione:
trasferisce nel nostro cuore e nella nostra bocca i desideri che Dio ha nei
nostri confronti, facendoli diventare le nostre necessità: il bisogno del Padre
celeste, di unificare la nostra alla sua volontà fino a che tutti si sentano
amati e salvati; e poi la necessità dei doni del pane, del perdono e
dell’immunità dal male mortale del peccato.
Guardiamo
a Maria, impariamo a pregare come Lei e sentiremo, insieme a Lei, che… il
“Signore è con noi”! Con la mia
benedizione.
X Ignazio Vescovo
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