MAMMONA SI PRENDE TUTTO: CHI
SCEGLI?»
Carissimi,
se
dovessimo sintetizzare in una frase tutto il Vangelo e il cammino di quest’anno
potremmo dire così: Dio è il Padre nostro e noi siamo figli suoi e fratelli tra
noi.
Essere
figlio è certamente un dono, diventarlo è impegno che si va attuando attraverso
le scelte di vita e quelle conseguenti di ogni giorno.
Se
Gesù ci dice: “O Dio o mammona”, ci sta invitando a fare una scelta
fondamentale: o essere e agire da figlio, o essere e vivere da schiavo.
Cercare
sicurezze è un’aspirazione inevitabile che ci portiamo dentro. La domanda è: a
chi ci affidiamo per garantirci il futuro?
Tutti
conosciamo la perfida insidia che il denaro sottilmente produce nel nostro
animo: si presenta come mezzo e poi ci convince di essere indispensabile fino a
ridurci in suo potere, dandoci l’illusione che con lui possiamo tutto e abbiamo
potere su tutto. Il passo successivo è, dunque, prima la convinzione del suo
potere e poi il bisogno di procurarcelo,… a qualsiasi costo! Quando il denaro
abita il cuore, scaccia tutti: Dio, i fratelli, gli affetti e… perfino noi e la
nostra dignità.
Scegliere
Dio è decisione da figli.
Dio,
da Padre quale è, ci educa a cercare le garanzie non nelle cose, che prima o poi
si sfaldano, ma nella qualità delle buone relazioni con Lui e con i fratelli,
che generano fiducia, solidarietà, giustizia e benevolenza. Il denaro e i beni
materiali resteranno sempre mezzo.
Non
è l’oro che ho, ma quello che do a rendermi figlio e fratello.
Con la mia benedizione.
X Ignazio Vescovo
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