Carissimi,
ogni
volta che noi, comunità di Cristo, ci raduniamo per celebrare la Liturgia si
rinnova il “miracolo del tempo”: noi, per la forza dello Spirito Santo,
diveniamo contemporanei di Gesù e Gesù si fa nostro contemporaneo. Perciò, con
tutta la Fede che abbiamo, possiamo testimoniare:
“Annunciamo
la tua morte, o Signore,
proclamiamo
la tua risurrezione,
nell’attesa
della tua venuta”.
Le
nostre celebrazioni, infatti, non sono memoria di cose passate, ma accoglienza
di Dio Padre che, in Cristo, si china su di noi e, avvolgendoci con l’amore
dello Spirito Santo, ci indica e traccia la strada delle felicità eterna, che
consiste nel nuovo e definitivo incontro con Gesù.
Quando
chiediamo e doniamo il perdono, all’inizio di ogni Messa, lo possiamo fare
perché siamo ancorati alla certezza della venuta del Signore; quando ci
accostiamo al banchetto eucaristico stiamo proclamando che siamo in attesa di
Colui che viene. Quando andiamo al cimitero e preghiamo sulle tombe dei nostri
defunti stiamo attestando che, insieme a loro, viviamo in attesa della “beata
speranza nella venuta di Gesù”.
Non
stanchiamoci di attendere vigilanti nella preghiera!
X Ignazio Vescovo
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